MANOVRA NAZIONALE VA CONTRO SANITA’ E ENTI LOCALI

I SALARI RISTAGNANO NEL PRIVATO E NEL PUBBLICO

La legge di bilancio va “contro salute e sanità”, e “taglia fondi agli enti locali”, in un contesto nel quale i salari ristagnano nel settore privato e continuano a essere fermi nel pubblico: è quanto affermano Cgil e Uil Toscana, commentando lo studio realizzato da Ires Toscana sull’impatto a livello regionale della manovra finanziaria, i cui dati salienti sono stati illustrati oggi a Firenze dai sindacati. Secondo Ires Toscana fra il 2024 e il 2030 verranno a mancare risorse per 1,5 miliardi alla Toscana, mentre aumenta la spesa sanitaria per le famiglie: in Toscana nel 2023 ogni famiglia ha speso di tasca propria in media 1.470 euro in prestazioni e servizi sanitari (+25% rispetto al 2021), un dato superiore alla media nazionale (1.380 euro). Inoltre, sulla base della bozza di manovra economica, si registra una riduzione della dotazione di spesa corrente pari ad 85 milioni di euro tra 2024 e 2029 per i Comuni toscani. L’obbligo di accantonamento di parte delle risorse per coprire i disavanzi avrà un impatto in 5 anni di almeno 250 milioni di euro di investimenti in meno per i Comuni. Nel 2023/24 i salari del settore privato in Toscana continuano a crescere (1,2%) in misura inferiore rispetto al tasso d’inflazione (1,3%); rimane basso, secondo Ires Toscana, il dato medio dei giorni lavorati (249, come l’anno scorso), “indicatore di bassa qualità del lavoro e largo uso di part time”. I salari nel settore pubblico crescono invece del 2,6%, contro un tasso d’inflazione cumulato del 7,4%. “Il rinnovo con accordo separato del contratto del pubblico impiego – afferma l’istituto – non consente il recupero pieno dell’inflazione tra 2022 e 2024”.
(ANSA).
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